Storia e leggende dell’Etna

Etna innevato

L’Etna è una meta turistica adatta per ogni stagione, sia che decidiate di visitare il vulcano d’estate, per andare a rilassarvi in montagna lontano dal caldo torrido, sia che vogliate passare una giornata sulla neve e gustare un buon piatto tipico davanti al caminetto in uno dei rifugi montani.
Il vulcano ha origini antichissime risalenti a circa 600.000 anni fa’ e la sua formazione è dovuta ad una serie di eruzioni sottomarine di lava basaltica che cominciarono a formare i primi coni vulcanici. La sua altezza varia continuamente, a causa del materiale che si accumula sulla sommità dei crateri durante le frequenti eruzioni, ed attualmente raggiunge approssimativamente i 3.340 metri s.l.m. Le diverse eruzioni hanno modificato nel corso degli anni il paesaggio dei paesi circostanti mettendo a rischio e, in alcuni casi, addirittura danneggiando in parte sia le strutture ricettive del luogo, sia l’abitato dei villaggi etnei.

Alcune antiche leggende raccontano che Eolo, re dei venti, imprigionò questi ultimi sotto il vulcano; altre sostengono che “Vulcano”, dio del fuoco, avesse la sua fucina sotto il vulcano e un’altra legata ai Ciclopi afferma che i giganti della mitologia greca producessero proprio sotto l’Etna le saette utilizzate da Zeus - re dell’Olimpo e dio del tuono - come armi.
All’interno dell’area vulcanica etnea si possono trovare diverse varietà di flora e fauna tipiche, paesaggi urbani alternati a folti boschi che conservano diverse specie botaniche.

Cosa visitare sull’Etna

I paesaggi e i luoghi da non perdere

L’Etna con i suoi paesaggi incontaminati ed emozionanti è una delle mete da non mancare nella meravigliosa terra di Sicilia.

Turisti sull'Etna

Il parco naturale dell'Etna è formato da un vasto territorio ed è suddiviso in quattro versanti:

  • il versante meridionale, densamente popolato;
  • il versante occidentale, prevalentemente incontaminato e brullo;
  • quello orientale con il caratteristico paesaggio vulcanico della Valle del Bove;
  • quello nord, caratterizzato dalla presenza di boschi di querce, faggi e betulle.

Dai suoi 3.340 metri di altezza l’Etna domina la Sicilia, i tre mari che la circondano e la Calabria ed offre panorami mozzafiato che vanno dai paesaggi tipici di montagna, con i crateri innevati, al turchese delle spiagge della costa ionica.

Per raggiungere la prima area da visitare bisogna arrivare al piazzale del Rifugio Sapienza, a quota 1900 metri, da dove si possono ammirare i Monti Silvestri, raggiungibili in macchina dal versante sud tramite Zafferana Etnea e Nicolosi. Questi si sono formati in seguito all’eruzione del 1892 e si possono visitare a piedi, i più abili possono anche arrivare fino alla sommità dei crateri. In questo piazzale si possono assaggiare diversi tipi di miele aromatizzato di produzione artigianale locale e per gli amanti dei souvenir ci sono tante graziose bancarelle di legno in cui acquistare oggetti e bijou in pietra lavica.

 

Le altre bocche eruttive della parte sommitale del vulcano sono: Bocca Nuova e Voragine, che insieme costituiscono il cratere centrale, cratere di Nord-Est e cratere di Sud-Est. Oltre a questi, sulle pendici del vulcano si sono formati molti altri coni “avventizi” durante le eruzioni dai fianchi laterali.

Nel Parco sono presenti oltre 200 grotte di scorrimento lavico, già anticamente utilizzate dall'uomo come luoghi di sepoltura, come riparo o come luoghi destinati all'accumulo di neve, unica fonte di refrigerio in estate. Le più importanti sono: la grotta dei Lamponi, dei Tre Livelli, del Gelo, delle Palombe.

La Valle del Bove è stata resa nota dalla lunghissima eruzione avvenuta la notte tra il 13 e il 14 dicembre 1991 e durata fino alla primavera del 1993, ad una quota di circa 2.400 metri.
Oltre a questi luoghi di interesse naturalistico, vi è anche la Banca e il Sentiero del Germoplasma, realizzati per la caratterizzazione e conservazione del patrimonio genetico vegetale etneo. La Banca ospita specie di interesse naturalistico e agrario (vigneto, frutteto, piante di interesse forestale), ma anche specie aromatiche e officinali presenti nel comprensorio etneo.
Il sentiero è lungo 1.153 metri e la caratteristica di questo luogo dal paesaggio incantevole è la presenza di apposite targhette esplicative di interpretazione ambientale anche per ipovedenti e non vedenti, installati con la collaborazione della Stamperia Braille di Catania. Etna in eruzione

I turisti più avventurosi possono prendere la funivia ed arrivare fino alle zone vulcaniche autorizzate dalle autorità, oppure possono optare per un’escursione in fuoristrada anche durante le eruzioni, per ammirare il fenomeno delle colate di lava incandescente.
Furono proprio le colate laviche dell’eruzione dell’ottobre 2002 a distruggere il rifugio e tutto il complesso sciistico Etna Nord presenti in località “Piano Provenzana”, nei pressi di Linguaglossa. 

Flora e fauna del parco dell’Etna

Una passeggiata tra specie protette e piante rare

Il Parco dell'Etna non affascina soltanto per la grandiosità delle eruzioni e per le colate di lava incandescente, ma anche per l’ambiente unico ricco di profumi, sapori e colori.
Tra le specie protette presenti nell’area del parco dell’Etna possiamo ancora trovare l'istrice, la volpe, il gatto selvatico, il coniglio, la lepre, la donnola, il riccio, il ghiro e varie specie di topi e pipistrelli. La loro sopravvivenza è costantemente minacciata dal disboscamento selvaggio e dall’apertura di nuove strade che rappresentano un gran pericolo per la fauna locale. Per gli amanti degli animali, il parco rappresenta una terra tutta da esplorare, alla ricerca di rapaci quali lo sparviero, il gheppio, il falco pellegrino e l'aquila reale; serpenti come il ramarro o la vipera; insetti variopinti importantissimi per mantenere l’equilibrio ecologico di tutta l’area.

Sapori e prodotti tipici etnei

Assaporate il gusto autentico dei prodotti genuini di montagna

Grazie alle opere di terrazzamento, le pendici del vulcano sono in parte coltivate con vigneti, oliveti, frutteti, coltivazione di pistacchi e nocciole con attenzione anche all’agricoltura biologica da parte dei produttori locali. In queste zone si producono alcune specie protette di mele ("Cola", "Gelato" e "Cola-Gelato" piccole, gialle e fragranti) e pere autunnali come la "Ucciardona" o la "Spinella" utilizzata nella cucina tradizionale. Alcuni vini prodotti dalle uve coltivate nel comprensorio del parco dell’Etna hanno ricevuto, negli anni passati, la denominazione DOC “Etna” (Bianco Superiore, Bianco, Rosso e Rosato). L'Ente Parco, mirando all'integrazione tra protezione ambientale e sviluppo attività economiche, tutela e promuove la viticoltura etnea.

 


 

Sentiero del germoplasma Mela dell'Etna

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